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Publié par Alessandro Zabini





La pioggia era cessata.  Nere nuvole ribollenti correvano basse nel cielo, spinte dal vento umido. Le vacillanti luci giallastre dei locali cadevano sul fango e illuminavano Bud Harnack, che stava piantato a gambe divaricate in mezzo alla strada, di fronte all’ingresso del Crimson Lake, immobile, minaccioso. Aveva ordinato ai suoi uomini di aprire il fuoco appena avesse contato fino a tre. Intorno a lui, la via era silenziosa, deserta, perché tutti giravano alla larga, sentendo gravare un’attesa di morte.

Da una delle due finestre frontali del saloon, con la carabina Henry in braccio, Withers osservò per alcuni istanti Harnack, poi scrutò uno ad uno tutti coloro che passavano o sostavano sui marciapiedi, e le buie imboccature dei vicoli, le luci e le ombre dei dintorni, individuando Grimes e McMillan, appostati, pronti a far fuoco. Poco dopo, uscì assieme a Simon, che impugnava la Henry di Nashe, lasciando ciondolare il braccio, e si fermò al suo fianco nel portico del Crimson Lake. Allora il silenzio invase l’intera strada come una valanga e tutti rimasero come paralizzati.

Pacato, a voce bassa ma tersa, Simon dichiarò: «Sei ancora in tempo a salvare la pelle, Harnack. Hai venti secondi per tagliare la corda, prima che ti ammazzi».

Senza perdere la calma, Harnack rispose, sicuro di sé: «Il tuo fucile non mi fa paura. Di’ soltanto al tuo amico di non immischiarsi. Se sei d’accordo, io conterò lentamente fino a dieci, poi spareremo».

«Lyman non sparerà a te, Harnack. I tuoi venti secondi sono scaduti, perciò inizia pure a contare.»

Harnack annuì: «Uno...»

Mentre Withers, sempre col fucile in braccio, si spostava di alcuni passi a destra, Latimer apparve sul lato opposto della strada, anch’egli armato di carabina Henry.

«Due...»

I quattro uomini nella zona deserta davanti al Crimson Lake sembravano perfettamente rilassati.

Harnack abbozzò un sorriso: «Tre!» e impugnò la rivoltella che portava nella fondina aperta appesa al fianco.

Allora McMillan sparò con la sua vecchia e imprecisa Colt Navy contro Simon, il quale si lasciò cadere su un ginocchio, imbracciando il fucile e premendo il grilletto, mentre Withers, che aveva sorvegliato segretamente McMillan, mirava e sparava in un lampo.

Nello stesso istante in cui Latimer si girava a puntare il fucile contro un’ombra in agguato nel vicolo, intimando: «Non ti muovere, Grimes!» McMillan fu catapultato contro la parete di una bisca da un paio di colpi di Withers al ventre e al torace. Centrato sotto lo sterno dalla fucilata di Simon, Harnack volò all’indietro senza avere il tempo di estrarre la pistola e atterrò nel fango.

Un fiore di schegge sbocciò da un piedritto del portico del Crimson Lake all’altezza del mento di Withers, intanto che parecchi proiettili fischiavano e Simon era abbattuto da due pallottole.

Nel lasciar cadere la rivoltella e alzare le mani, sbalordito, Grimes crollò con la mandibola fratturata dal calcio della Henry di Latimer.

Sbucando da un angolo del saloon, Nashe corse con la rivoltella in pugno verso l’imboccatura del vicolo di fronte, parallelo a quello di Grimes, dove Pears si rendeva conto che la sua prima pistola era scarica. In quell’attimo, Withers si nascose dietro il piedritto, con una guancia ferita dalle schegge, e Latimer partì di corsa verso la capanna all’interno della quale Kean lasciava cadere la rivoltella scarica e passava quella carica dalla mano sinistra alla destra.

Dolorosamente, Simon si sforzò di mettersi seduto e puntare la Henry.
Di corsa, Latimer scavalcò il cadavere di McMillan steso nel fango, balzò sul marciapiede, e si addossò alla parete del nascondiglio di Kean, poi avanzò lentamente, col fucile puntato.

Fermo a pochi passi dal marciapiede, Nashe puntò fermamente la rivoltella contro Pears, il quale, sogghignando, gettò la pistola e senza esitare alzò le mani al cielo burrascoso.

Lasciandosi scivolare lungo il piedritto, Withers si piegò su un ginocchio e ruotò su se stesso, scaricando la carabina contro la finestra da cui aveva sparato Kean. Lo stipite fu schiantato. Col braccio destro trafitto e la clavicola destra spezzata, Kean lanciò un grido strozzato, girando su se stesso, e stramazzò, buttando la pistola carica. Di scatto, Latimer si sporse attraverso la finestra, puntando la Henry contro Kean, che urlava e scalciava, spargendo sangue sull’impiantito: «Ti tengo sotto tiro, Kean», minacciò, con voce piatta.

Appoggiandosi al fucile, Simon cercò di rialzarsi: Pears lo aveva ferito di striscio al costato e alla coscia sinistra. Subito Withers corse ad aiutarlo.

Senza abbassare la rivoltella, Nashe sorrise a Pears: «Abbassa le mani, lentamente, e slacciati con cura il cinturone. Niente gesti bruschi, mi raccomando».

In quel momento, ammassi di nubi tempestose ribollivano nel cielo e i tuoni rombavano in lontananza come massi rotolanti nelle profondità di una vasta caverna.









(From James B. Cox, Ombre del passato, Bologna, La Frontiera Edizioni, 1991, pp. 28-31)



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