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Publié par Alessandro Zabini

Emilio Salgari scrittore: 10. I banditi della prateria.

Nel capitolo «I banditi della prateria», Randolfo e i suoi compagni arrivano ancora una volta, nel corso del loro tragitto avventuroso, a un rudere in cui è accaduto un evento sanguinoso, e vi bivaccano. Ancora una volta Salgari si appropria di un racconto di Bénédict-Henry Révoil (1), e lo inserisce nella linea narrativa derivata dal romanzo di Bird, per trasformarlo in un episodio del passato di Diego Camargo. Alla vista delle rovine, questi ricorda un’avventura vissuta alcuni anni prima e la racconta a Roland e a Nathan. Sebbene sia la più incongrua di tutte, questa interpolazione ha una triplice funzione: sostituisce le descrizioni prolisse e i dialoghi ampollosi di Nick of the Woods; riempie d’azione un momento di sosta e di riposo; conferisce un minimo di carattere a Diego, che altrimenti stenta a essere qualcosa di più di un nome e di una funzione narrativa.

La donna che accoglie Diego e dichiara di chiamarsi Manuelita Conchès è una sorta di apparizione. Al colore dei suoi capelli e dei suoi occhi, alla forma del suo viso, alla sua corporatura, al suo modo di muoversi, non si accenna. Semplicemente, è giovane e bella, affascinante conversatrice: una incantatrice. Infine si scopre che è una criminale. Il suo vero nome è Juana Moreno. Organizza le imprese di una banda di rapinatori, spesso guidati da lei stessa. La versione italiana nel Giornale illustrato non traduce quello che suo padre dice di lei nell’originale francese: è incomparabilmente audace, maneggia la carabina come il Kentuckiano più abile e sa difendersi come una leonessa. Quando la sua organizzazione criminale è sgominata, precede il padre e i complici sul patibolo, senza batter ciglio.

Nel rifacimento, Salgari la chiama Carmencita Sombrero. Benché sia una delinquente, ne intuisce la tempra, ne immagina e ne sottolinea la «grazia infinita», ne accentua l’ambiguità. Dispone che invece di mentire dichiari il suo vero nome, limitandosi a tacere il cognome. Attraverso Diego ne loda il coraggio, la serenità con cui affronta la morte, «senza manifestare alcuna emozione», e commenta: «Quella bella fanciulla valeva dieci uomini; ve lo dico io».

A differenza degli Indiani, descritti senza alcuna qualità che possa suscitare ammirazione o compassione, Carmencita Sombrero ammalia l’autore e i lettori, ottenendone la complicità. Così incongrua come la sua lussuosa dimora nel deserto e come l’episodio in cui appare, così enigmatica e vaga da suscitare il desiderio di indagarne i segreti, resta nella memoria come una seducente femme fatale.

Emilio Salgari scrittore: 10. I banditi della prateria.

Un esempio del modo in cui Salgari accelera l’azione riorganizzando la sintassi è il corto brano in cui descrive la cattura di Diego:

Un istante dopo io venivo precipitato di sella. Un laccio era piombato su di me, imprigionandomi strettamente le braccia attorno al corpo.

Cercai d’afferrare il coltello che tenevo alla cintura, per tagliare quella maledetta corda. Non ne ebbi il tempo.

Curiosamente, un altro breve brano, quello in cui Diego riprende conoscenza, contiene dettagli presenti nel testo originale del racconto di Révoil e assenti nella versione italiana:

Il mio cavallo pascolava a breve distanza e pareva tranquillissimo. Mi alzai e cercai le mie armi. Nessuno le aveva toccate; erano invece scomparsi i soli astucci delle mie pistole.

Anche il denaro che io portavo indosso non era stato rubato.

 

Note

1. Anonimo, «Nel paese dell’oro», Giornale illustrato dei viaggi e delle avventure, Anno V, n. 229, 18 gennaio 1883, pp. 154-155, traduzione del racconto di Bénédict-Henry Révoil, «Au Pays de l’Or», Journal des Voyages, n. 256, Dimanche 4 Juin 1882, pp. 338-339.

Emilio Salgari scrittore: 10. I banditi della prateria.

Nel raffronto: a sinistra, «Nel paese dell’oro», con il testo utilizzato da Salgari in grassetto; a destra, «I banditi della prateria», con le trascrizioni in grassetto, e le alterazioni e le sostituzioni  in corsivo.

Emilio Salgari scrittore: 10. I banditi della prateria.
Emilio Salgari scrittore: 10. I banditi della prateria.
Emilio Salgari scrittore: 10. I banditi della prateria.
Emilio Salgari scrittore: 10. I banditi della prateria.
Emilio Salgari scrittore: 10. I banditi della prateria.
Emilio Salgari scrittore: 10. I banditi della prateria.
Emilio Salgari scrittore: 10. I banditi della prateria.
Emilio Salgari scrittore: 10. I banditi della prateria.

 

Il testo di Avventure fra le Pelli-Rosse riprodotto nei raffronti è quello dell’edizione Sonzogno 1934, emendato con la correzione di alcune evidenti sviste tipografiche e mediante il confronto con quello dell’edizione Fabbri 2004, a cui rimandano i  numeri di pagina, salvo diversa indicazione, per facilitare il confronto e la verifica.

Illustrazioni

Tancredi Scarpelli, in Emilio Salgari, Avventure fra le Pelli-Rosse, Milano, Sonzogno, 1934, pp. 145, 121, 153.

 

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