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«Le conclusioni di Edmond Faral, appoggiate sopra questi argomenti, sono parzialmente condivise da Roger Sherman Loomis» (AVALON: Appunti dinvito alla lettura«Glosse etimologiche»III.3)
Le conclusioni di Edmond Faral, appoggiate sopra questi argomenti, sono parzialmente condivise da Roger Sherman Loomis, a giudizio del quale avallach non è un nome comune che significa «frutteto», bensì un nome proprio che, nelle forme Aballac e Aballach, compare nelle genealogie del X secolo, nonché nella Triade 70, in cui Avallach è padre di Modron, madre di Owein e di Uryen. È dunque possibile che avallach derivi, per esempio, da un errore di trascrizione, e che in origine ynys avallach significasse semplicemente «isola di Avallach». D’altronde non è sicuro che ynys Avallach sia la traduzione gallese del Latino di Goffredo, perché il gallese potrebbe essere un prestito dall’irlandese Abhlach, o ablach, ovvero «abbondante di meli», aggettivo riferito all’isola dell’Aldilà del dio del mare, Manannan. Simili imprestiti non mancano in gallese.
Utilizzando i medesimi elementi, giunge a parere opposto Rachel Bromwich, studiosa non meno autorevole di Edmond Faral e di Roger Sherman Loomis, nonché curatrice eruditissima di Trioedd Ynys Prydein. Nelle Triadi Gallesi, Afallach, figlio di Beli Mawr, è l’antenato mitico da cui sostenevano di discendere tre delle più antiche e illustri dinastie di Britannia, ovvero quella di Coel Hen, quella di Urien Rhedged, e quella dei sovrani di Powys.
Nondimeno, Afallach è anche nome comune che significa «luogo delle mele», «frutteto», perciò in Ynys Avallach, come sempre è nei testi gallesi, potrebbe essere sia nome proprio sia nome comune. In Goffredo, insula Avallonis nella Historia regum Britannie equivale ad insula pomorum nella Vita Merlini—benché tale equivalenza non sia affatto semantica, obietta Faral—e nei Brut, euys Auallach equivale ad insula Avallonis. Pertanto, conclude Bromwich, appare più probabile che in entrambi i casi Isola delle Mele si riferisca ai meli rigogliosi che sono caratteristici dell’Aldilà celtico, anziché all’isola di un uomo di nome Avallo, o Avalloc, o Avallach, che la governava e vi dimorava con le figlie, fra cui Morgue.
Utilizzando i medesimi elementi, giunge a parere opposto Rachel Bromwich, studiosa non meno autorevole di Edmond Faral e di Roger Sherman Loomis, nonché curatrice eruditissima di Trioedd Ynys Prydein. Nelle Triadi Gallesi, Afallach, figlio di Beli Mawr, è l’antenato mitico da cui sostenevano di discendere tre delle più antiche e illustri dinastie di Britannia, ovvero quella di Coel Hen, quella di Urien Rhedged, e quella dei sovrani di Powys.
Nondimeno, Afallach è anche nome comune che significa «luogo delle mele», «frutteto», perciò in Ynys Avallach, come sempre è nei testi gallesi, potrebbe essere sia nome proprio sia nome comune. In Goffredo, insula Avallonis nella Historia regum Britannie equivale ad insula pomorum nella Vita Merlini—benché tale equivalenza non sia affatto semantica, obietta Faral—e nei Brut, euys Auallach equivale ad insula Avallonis. Pertanto, conclude Bromwich, appare più probabile che in entrambi i casi Isola delle Mele si riferisca ai meli rigogliosi che sono caratteristici dell’Aldilà celtico, anziché all’isola di un uomo di nome Avallo, o Avalloc, o Avallach, che la governava e vi dimorava con le figlie, fra cui Morgue.