«Impossibilità»… (Cora.XII)
Impossibilità spaventevole? Forse… O forse è la possibilità che l’alterità, l’unicità, si manifestino senza svelarsi, irriducibili: l’ignoto che affiora senza essere spiegato, assumendo una forma unica e insostituibile: come un volto. Forse ogni metamorfosi della vita, unica, inaccessibile, irripetibile, esige una forma: un volto dell’ignoto, come il viso di Cora, mistero che per manifestarsi senza essere negato né violato esige una forma unica, enigmatica.