«Bogart Blues»
Questo libro è bellissimo.
Eccone i pregi principali.
È illustrato. È breve. È conciso. Illustrazioni e concisione lo rendono inesauribile.
È frammentario. Ha più vuoto che testo.
Non è un romanzo—ringraziando i numi. Non ha trama, non deve essere letto dall’inizio alla fine.
Grafica, stampa e carta sono perfettamente curati.
Bellissimo.
Ogni pagina è divisa in due colonne da un filetto verticale. Vuoti e pieni si corrispondono ritimicamente.
Ogni pagina pari ha, in forma di capolettera, in testa alla colonna sinistra, appoggiata sopra un filetto orizzontale, una lettera del nome “Humphrey Bogart”, nera e cubitale. A ogni pagina dispari corrisponde una illustrazione a piena pagina.
Ogni capitolo occupa parzialmente la colonna destra di ogni pagina, tranne il terzo, che prosegue brevemente nella pagina successiva, il penultimo, che occupa una colonna e mezza, e l’ultimo, che ne riempie quasi due.
Le carte di guardia anteriori sono quasi interamente occupate da un’illustrazione identica a quella dell’ultimo capitolo. La controguardia posteriore ha filmografia e colophon.
Ogni illustrazione è un ritratto di Bogart in uno dei suoi film: Sam Spade, The Maltese Falcon, 1941; Rick Blaine, Casablanca, 1943; Duke Mantee, The Petrified Forest, 1936; Roy Earle, High Sierra, 1941; Harry Morgan, To Have and Have Not, 1945; George Hally, The Roaring Twenties, 1939; Harry Smith, Sirocco, 1951; Dobbs, The Treasure of the Sierra Madre, 1948; Charlie Allnut, The African Queen, 1951; Nick “Bugs” Fenner, Bullets or Ballots, 1936; Philip Marlowe, The Big Sleep, 1946; Frank McCloud, Key Largo, 1948; Sergeant Joe Gunn, Sahara, 1943.
Rilegatura: cartonata, filo refe.
Indice: Il Culto; Play it again, Sam; I Personaggi; Il Meccanismo Invisibile; Sulla barca di Gatsby; Hello, Scott; In Pasto ai Critici; All’interno del Sistema; Bogartiana; Dissero di Lui; Autocitazione; La Scheda.
Dono di mio padre, acquistato nel 1974 alla bancarella di libri nuovi in via Ugo Bassi, con il cartello che malediva i ladri di libri.
Naturalmente non è mai stato ristampato.
Bogart Blues. Illustrazioni: Pino Milas. Testo: Tullio Kezich. Finito di stampare nell’ottobre 1974 dalle Grafiche Muzzio di Padova. Fotolito Foligraf. Grafica Pino Milas. © Copyright Quadragono Libri. Conegliano. Printed in Italy. L. 2900 (2736).